Una sfinge estatica scolpita dal tempo
sulle cime solitarie del rifugio Principe, nel
"giardino delle rose" asseconda il passo poetico.
"Quasi tutto quello che avviene è inesprimibile, ma più inesprimibile di tutto sono le opere d'arte, questi esseri segreti la cui vita non ha fine e che costeggiano la nostra che passa...In un solo pensiero rivivono mille notti d'amore dimenticate che ne fanno la grandezza e il sublime..."
(Rainer Maria Rilke)
sulle cime solitarie del rifugio Principe, nel
"giardino delle rose" asseconda il passo poetico.
"Quasi tutto quello che avviene è inesprimibile, ma più inesprimibile di tutto sono le opere d'arte, questi esseri segreti la cui vita non ha fine e che costeggiano la nostra che passa...In un solo pensiero rivivono mille notti d'amore dimenticate che ne fanno la grandezza e il sublime..."
(Rainer Maria Rilke)
5 commenti:
Mi porti a vedere la dea? Grazie per la tua poetica e amore per il bello.
Anche il prossimo luglio Vi accompagnerò in un "tramonto e alba" e così potremo "incontrare" la sfinge, nuova-mente e farci interrogare da lei, maestra di enigmi...
Voglio esserci pure io ad incontrare la Sfinge. Amo gli enigmi e i Silenzi.
Ricordate l'enigma della Sfinge? L'indovinello - risolto da Edipo - consiste nell'individuare quale sia l'animale che al mattino cammina su quattro zampe, a mezzogiorno su due e alla sera con tre. La risposta è: l'uomo, perché quando è bambino ossia al mattino della vita cammina carponi con le mani per terra e quindi con quattro zampe; a mezzogiorno, nel fiore dell'età cammina con due piedi; e da vecchio, ossia al tramonto della vita, non reggendogli più le gambe è costretto a servirsi del bastone e così cammina con tre piedi. Era così difficile?
Immobile reclusa dell'attesa! L'enigma dell'amore non contiene risposta. Sono mille e più di mille, possibili ...e nessuna
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